ANTENNA TRAPPOLATA BIBANDA PER 17 metri e 12 metri.
L’antenna che sto per descrivere è un’antenna di dimensioni ridotte e dal costo molto basso, che permette di lavorare le due bande WARC con un guadagno paragonabile al dipolo in entrambe le bande.
Nel progettarla mi sono ispirato, alla famosa W3DZZ che certamente molti di noi conoscono e magari hanno anche avuto modo di provare.
L’antenna sulla banda dei 12m non è altro che un normale dipolo, come potete vedere dallo schema qui sotto riportato.
Sulla banda dei 17m invece, funziona come un dipolo caricato, infatti, l’antenna è leggermente più corta di un dipolo per i 17 m. Le due trappole hanno un’induttanza bassissima e non modificano l’impedenza dell’antenna, e come potrete constatare voi stessi, una volta costruita non perde quasi nulla rispetto ad un dipolo per questa banda. Il funzionamento risulta essere quindi quello di tutte le antenne multibanda trappolate.
L’antenna è costituita da due circuiti accordati, entrambi risonanti a 24.530 MHz, questi fanno sì che in 12m risuoni solo la parte centrale dell’antenna, mentre in 17m risuona tutta quanta l’antenna.
La parte più difficile in questa realizzazione sono i due circuiti accordati, ma con un po’ di pazienza ed un grid dip meter, la costruzione riuscirà anche ai meno esperti. Coloro che sono sprovvisti di un dip meter possono cliccare qui dove c’è un ottimo dip meter di facile costruzione.
I materiali con cui ho costruito l’antenna sono tutti molto facili da reperire, le due bobine sono state costruite su di un tubo in pvc di diametro esterno di 32,5 mm su cui sono state avvolte 4,5 spire con una spaziatura di 3 mm di filo di rame smaltato di diametro 2 mm, il tubo che ho usato come supporto lo potrete facilmente trovare da un idraulico, è del tipo usato per gli impianti di acqua potabile, mentre il filo è quello usato negli avvolgimenti dei trasformatori.
I condensatori utilizzati sono dei ceramici ad alto isolamento e sono del tipo usato nei circuiti ad alta tensione dei vecchi televisori.
Io ho usato delle capacità da 56 pf 6000v ma se non utilizzate grandi potenze in trasmissione possono andare bene anche condensatori da 3000v lavoro.
A questo punto non ci rimane che costruire le trappole, queste devono essere accordate a 24.530 MHz.
Si costruisce le bobine, si salda in parallelo il condensatore, e occorre quindi verificare la frequenza di risonanza con il dip meter, la taratura delle trappole deve essere fatta con molta cura e per portarle in frequenza si deve agire sulle bobine aumentando o diminuendo la spaziatura tra le spire e provando ogni volta con il dip meter fino a che queste non saranno perfettamente accordate, una volta terminate queste operazioni le trappole sono pronte, ma per renderle più stabili meccanicamente occorre spalmare del silicone sulla parte esterna delle bobine in modo da bloccare il filo di rame sul supporto in pvc cosicché la spaziatura delle spire non possa più variare.
Ora non rimane che assemblare l’antenna come indicato nello schema, utilizzando del filo di rame ricoperto il pvc da 1,5 mm per impianti elettrici. Come si può vedere dalle foto le trappole non sono chiuse ermeticamente ma sono in ogni caso impermeabilizzate e protette nelle saldature da un abbondante stato di silicone.
Io utilizzo quest’antenna, montata a V invertita ed alimentata con un cavo da 52 ohm, ho scelto questa soluzione per potere irradiare il segnale in tutte le direzioni ma se volete montarla in polarizzazione orizzontale potete farlo alimentandola con del cavo da 75 ohm.
Nella foto potete vedere la bibanda assieme al dipolo per i 40 metri e la collineare VHF-UHF.
Sono circa due anni che l’antenna è installata e vi posso assicurare che va molto bene, ed i rapporti che mi passano i miei corrispondenti sono più che soddisfacenti.
Se volete costruirla e vi servono chiarimenti, mandatemi un’Email, e cercherò di chiarire i vostri dubbi.